In un intervista rilasciata a PadelSpagna, Marta Marrero ha ripensato alla sua carriera, alle sue emozioni al momento del pensionamento e ai suoi progetti per il futuro. L’ex numero 1 del mondo accantoAlejandra Salazar e di Marta Ortega, la donna spagnola si è ufficialmente ritirata durante la Tarragona P1Già mamma e incinta del suo secondo figlio, ha deciso di porre fine definitivamente alla sua carriera. Ma l’avventura continua in altri modi: tra il suo ruolo di imprenditrice con la catena di club Aurial Pádel e il suo desiderio di trasmettere le sue conoscenze, Marrero rimane profondamente legato a questo sport.
Un ultimo passo in avanti
“È una tappa in cui sono stata molto felice e non è facile voltare pagina, ma mi sento sollevata e felice perché mi aspettano cose molto belle.” Più dei titoli o delle vittorie, ricorda soprattutto “il cuori dei fan, il loro sostegno nel corso degli anni.”
A Tarragona si sentiva “a casa”, avendo vissuto a lungo a Barcellona. Le sarebbe piaciuto giocare la sua ultima partita sul pista centrale, ma conserva un ricordo forte di una serata trascorsa con le sue rivali ed ex compagne di squadra.
La partita della sua vita
Tra tante vittorie, un momento spicca: la sua prima rango di numero 1 del mondo con Alejandra Salazar. “Giocavo a padel solo da quattro anni… e all’improvviso ero al top. È stato incredibile.”
Complici in pista e fuori
Nonostante abbia condiviso la pista con molti partner, Marrero ammette che la complicità con Salazar era unico: “Avevamo quasi un linguaggio segreto, tutto scorreva naturalmente.” Ricorda anche con affetto il suo duetto con Degustazione di Tenorio, “una grande amica.” E rivela un piccolo rimpianto: non aver potuto frequentare Ariana Sánchez, che le sarebbe piaciuto vedere… sulla destra.

Dal tennis al padel, una forza competitiva
Prima di brillare nel padel, Marrero ha avuto una carriera nel tennisUna scuola impegnativa che l’ha formata: “Il tennis è fisicamente più duro e, come sport individuale, forma una mente molto forte. Questo DNA competitivo mi ha permesso di progredire rapidamente nel padel.”
Uno sguardo chiaro al circuito
Dall’esterno, Marrero osserva un livello di gioco in costante miglioramento : “I giovani giocatori amano Martina Calvo “Stanno arrivando forti, ma non tutte riescono a vivere di questo sport. Il padel femminile deve ancora svilupparsi a livello intermedio, altrimenti molte giocatrici promettenti rischiano di rinunciare a causa dei costi e degli spostamenti.”
Per lei la cosa più importante è offrire di più visibilità e riconoscimento ai giocatori.
Aurial Pádel e un futuro in panchina
Con il marito, Marrero sviluppa il canale Aurial Pádel, già affermata a Barcellona e a livello internazionale con un club in Bratislava“La cosa più importante è che le piste siano perfette e che i club offrano sempre qualcosa di diverso. Puntiamo anche sulla ristorazione, perché tutto conta.”
Il suo sogno: aprire un club a Canarie, la sua terra natale.
Sta anche considerando un ruolo comeallenatore presso l’accademia professionistica di Barcellona: “Mi piace stare in pista, trasmettere le mie conoscenze. Voglio dare il mio contributo, anche se devo ancora allenarmi.”
Un’eredità pionieristica
Con il ritiro di Marrero, il padel femminile perde un altro personaggio storicoMa la sua eredità rimarrà: una concorrente eccezionale, capace di brillare in due sport e di ispirare le generazioni future.
Ho scoperto il padel direttamente durante un torneo e, francamente, all’inizio non mi piaceva molto. Ma la seconda volta è stato amore a prima vista e da allora non mi sono persa nemmeno una partita. Sono anche disposto a stare sveglio fino alle 3 del mattino per guardare il finale Premier Padel !
