Solo pochi anni fa, la questione non si poneva nemmeno: l’insegnamento sembrava un privilegio riservato ai tornei di alto livello, dal P1000 alle competizioni nazionali. Oggi, il padel si sta evolvendo, e con esso, le abitudini. Sempre più giocatori arrivano in… P500, a volte anche in P250accompagnati dal loro allenatore. Questo dovrebbe essere visto come un segno della crescente professionalizzazione dello sport o semplicemente un segnale di questa tendenza? La questione è oggetto di dibattito.
Un quadro normativo chiaro: il coaching è consentito
Le normative federali non lasciano spazio a dubbi: è consentito il coaching, purché rispetti le condizioni usuali (fuori dal campo, non durante lo scambio, nessuna interruzione della partita).
In altre parole, nessuna regola proibisce a un giocatore di arrivare a P250 o P500 con il suo allenatore.
Il dibattito non è quindi giuridico… ma morale.
Un senso di disuguaglianza sportiva?
Per alcuni giocatori, l’arrivo degli allenatori nei tornei intermedi cambia la dinamica:
- aumento della pressione sugli avversari
- sensazione di “professionalizzazione forzata”,
- l’impressione che la concorrenza venga “distorta” creando uno squilibrio.
Molti ritengono che le categorie P250-P500 dovrebbero rimanere uno spazio di apprendimento, senza “personale” attorno ai giocatori.
La controargomentazione: ognuno è libero di investire nel proprio progresso
Altri sottolineano che Tutti possono venire con un allenatoree che questa scelta riflette semplicemente il desiderio di progredire più velocemente.
Il livello di gioco sta aumentando, i giocatori si allenano meglio e le strutture si stanno sviluppando: vedere allenatori in P500 sta diventando sempre più comune. una conseguenza logica dell’evoluzione del padel.
Per questi giocatori, impedire a qualcuno di farsi accompagnare equivarrebbe a ostacolare il loro progresso.
Un dibattito generazionale: tempo libero contro ambizione
Il padel riunisce profili molto diversi.
- Alcuni vengono a giocare per divertirsi,
- altri per la competizione,
- altri ancora per cercare di ottenere veri progressi atletici.
Le visioni si scontrano… ma coesistono.
Ciò che può sembrare “sproporzionato” per un giocatore amatoriale, appare perfettamente normale per un giocatore ambizioso.
Il ruolo dei coach: potenziali insidie o vero valore aggiunto?
Il coaching può avere effetti positivi:
- per stabilire un piano tattico,
- per stabilizzare un giocatore nervoso
- per correggere una lettura errata del gioco,
- per evitare eccessi comportamentali.
Ma le cose possono anche andare male se l’allenatore diventa troppo invadente o se influenza mentalmente il gioco dall’esterno.
Il buon senso resta fondamentale.
Il dibattito riflette semplicemente un profondo cambiamento: Il padel sta diventando più strutturato, più competitivo e più ambizioso, anche nei tornei intermedi.
Avere un allenatore in P500 è perfettamente legale. Da un punto di vista morale, la questione dipende principalmente dalla cultura che ogni individuo desidera per lo sport.
- Padel amatoriale, semplice e rilassato,
- ou Il padel sta progredendo, diventando più strutturato e più esigente..
Le due visioni possono coesistere. Tuttavia, la situazione sul campo continuerà a essere decisiva.
Franck Binisti ha scoperto il padel al Club des Pyramides nel 2009 nella regione parigina. Da allora, il padel fa parte della sua vita. Lo vedi spesso in tournée in Francia per coprire i principali eventi di padel francesi.
