Bisogna dirlo: la nuova associazione Juan Lebrón-Leo Augsburger Non lascia nessuno indifferente. Dopo un 2025 segnato da rotture consecutive e comportamenti spesso criticati, Juan Lebrón ha raggiunto un momento cruciale della sua carriera. La sua capacità di trovare un partner a lungo termine sembra ormai limitata: diversi giocatori del… top 10 avrebbe rifiutato l’idea di impegnarsi con lui a lungo termine, costringendo “El Lobo” a rivolgersi a un profilo più giovane, esplosivo, ma ancora incostante: Augsburger.
Un duo che solleva interrogativi fin dall’inizio: chi suona dove?
Da qualche giorno vediamo Lebrón allenarsi destra, un chiaro segnale che l’opzione di un passaggio dell’argentino all’ala destra, una voce ricorrente, è ormai praticamente esclusa.
Sulla carta, entrambi possono cambiare occasionalmente, soprattutto per interrompere lo schema di gioco di un avversario o per sfruttare l’inerzia, ma renderlo la norma sembra difficile da immaginare a breve termine. Il sistema rimane quindi tradizionale:
- Augsburger a sinistra (potere, assunzione di rischi)
- Lebrón a destra (velocità, alta difesa, transizioni)
Resta da vedere se questo schema resisterà alla pressione, perché è questo che determinerà l’equilibrio di questo duo.
Il sondaggio Padel Magazine un ottimismo misurato
Padel Magazine ha intervistato i suoi lettori sul potenziale di questa nuova coppia. Il risultato:
Il 57% ritiene che Lebrón/Augsburger possano battere le due migliori coppie del mondo.
Il 43% pensa il contrario.
Un equilibrio rivelatore.
57%, Questo è beaucoup se consideriamo i dubbi sulla costanza di Augsburger e la stagione complicata di Lebrón.
Ma lo è anche pocoperché se i tifosi credessero davvero nell’emergere di un “terzo blocco” capace di competere immediatamente con Coello/Tapia et Chingotto/GalanProbabilmente la tariffa sarebbe stata più alta.
In altre parole: il pubblico è incuriosito, ma non del tutto convinto.
Il fattore Augsburger: capace di fare il meglio, ma deve dimostrare il suo valore
Leo Augsburger ha già regalato delle sequenze impressionanti nel circuito: potenza, creatività, uno stile di padel aggressivo in grado di mettere in difficoltà qualsiasi coppia.
Ma conserva ancora una reputazione persistente:
- irregolare,
- meno efficiente su superfici lente,
- capace di passare dalla genialità all’errore diretto in pochi punti.
Ciò che è stato vero con Chozas o altri soci sarà vero anche con Lebrón?
Questa è probabilmente la vera sfida che l’associazione deve affrontare.
Il fattore Lebrón: un talento innegabile, ma sotto pressione
Per Lebrón la situazione è ancora più delicata:
- Per quanto riguarda il suo gioco, arriva da una stagione in cui il suo livello non è stato costante;
- Dal punto di vista comportamentale, ogni deviazione viene ora esaminata attentamente;
- A livello relazionale, le rotture successive (Galan, Paquito, Stupa…) pesano molto.
Se non riuscirà a stabilizzare questa partnership, la lista dei potenziali partner si ridurrà ulteriormente.
I dati Padel Intelligence: aree di incertezza
Incrociando l’indagine con le statistiche del 2025 pubblicate da Padel IntelligenceUn’osservazione salta all’occhio:
Sulla carta, la coppia Lebrón/Augsburger ha ancora troppe incognite. per richiedere immediatamente lo status di “top 2”.
Per esempio:
- loro rapporto punti vincenti/errori non forzatipreso separatamente, non è ancora paragonabile a quello delle due coppie dominanti;
- le loro cifre coerenza negli scambi lunghi, indispensabili per battere Galán / Chingotto, sono inferiori;
- la loro efficacia in ritorno sulla seconda palla rimane molto variabile.
Non si tratta di ostacoli insormontabili, ma dimostrano che ci vorrà del tempo.
Un primo test su larga scala: il maggiore messicano
Il prossimo Messico Premier Padel MajorL’ultimo grande evento della stagione servirà da primo barometro.
Le aspettative sono duplici:
- verificare la coerenza tattica della coppia;
- osservare come gestiscono i momenti difficili, in cui Lebrón e Augsburger dovranno dimostrare di saper lavorare insieme.
Questo importante evento potrebbe rivelare se il 57% dei lettori che credono in questa associazione avevano ragione…
Oppure se il 43% degli scettici avrà ragione nel suo intuito.
Franck Binisti ha scoperto il padel al Club des Pyramides nel 2009 nella regione parigina. Da allora, il padel fa parte della sua vita. Lo vedi spesso in tournée in Francia per coprire i principali eventi di padel francesi.
