Pantaloncini corti… che problema?
A priori no. Anche se alcune voci sottolineano che il punto in comune tra questi due episodi è il marchio BullpadelAi Campionati del Mondo la Spagna era equipaggiata da Bullpadel, e Lebrón indossava i pantaloncini ufficiali. Da parte sua, Di Nenno, sponsorizzato personalmente dal marchio, ha giocato anche lui in pantaloncini Bullpadel.
Con il numero di cortometraggi Bullpadel presenti sul circuito e il numero molto basso di incidenti rilevati, possiamo parlare più di caso o sfortunaSe si fosse trattato davvero di un problema ricorrente, sarebbe stato osservato molto più spesso.
Le immagini parlano da sole
Guardando attentamente i replay, sembra che la palla sia uscita prima ancora che i giocatori mettessero la mano in tasca. Ma tutto è accaduto così rapidamente che è difficile esserne certi. L’ipotesi di un gesto deliberato rimane quindi plausibile, soprattutto perché questi episodi si sono verificati in momenti delicati, quando sia Lebrón che Di Nenno erano in difficoltà nello scambio. Col senno di poi, tuttavia, sembra possibile che volessero semplicemente rimettere la palla in tasca.
Nessuna sanzione da parte della FIP
Altro elemento a favore dei due giocatori: nessuna sanzione è stata imposta dall’ FIP, né ai Campionati del Mondo né a Madrid. Una decisione che tende a confermare che non c’era alcuna intenzione di barare. A volte, si tratta semplicemente di una combinazione di circostanze, di una postura inopportuna, piuttosto che di un fallo materiale o di un gesto deliberatamente antisportivo.
La controversia resta aperta, ma le teorie sul gesto antisportivo o sul problema materiale perdono credibilità.
Ho scoperto il padel direttamente durante un torneo e, francamente, all’inizio non mi piaceva molto. Ma la seconda volta è stato amore a prima vista e da allora non mi sono persa nemmeno una partita. Sono anche disposto a stare sveglio fino alle 3 del mattino per guardare il finale Premier Padel !
